Daniele ha costruito la sua carriera come UX Designer oltre Manica.
✈️ Dall’Italia a Londra e poi nel Kent, tra web design e ruoli di UX/UI lead.
🧑🏼💻 Più di dieci anni tra progetti internazionali, contractor e full time.
🧳 Il rientro in Italia, spinto da motivi familiari, che lo porta a reinventarsi e a scoprire nuove strade.
Oggi vive vicino a Roma e lavora come UX Designer presso un’importante azienda digitale italiana, portando anche avanti un side project legato alla sua grande passione: i giochi di ruolo da tavolo.
🎙️Episodio #44 di ‘Storie di italiani che tornano a casa
Originariamente del bresciano, Daniele Gatti si trasferisce in UK nel lontano 2012 per cercare lavoro come UX Designer. Lì non fa fatica a trovare ciò che cerca e, negli anni oltre Manica, accumula moltissima esperienza – sia come contractor sia come dipendente full time.
Vive sia a Londra sia nel Kent, lavorando prima nell’ambito del web design e poi come UX/UI lead presso diverse realtà internazionali come Brunswick Group, Canon EMEA, Scalable, Capital Economics e Advanced Infrastructure.
Nel 2023 la sua vita in UK si interrompe bruscamente: motivi familiari lo richiamano in Italia.
Daniele torna e si stabilisce in provincia di Roma, continuando inizialmente a collaborare con un’azienda britannica, fino che a fine 2024 un’inaspettata ristrutturazione aziendale lo catapulta sul mercato del lavoro italiano. Fuori dalla sua zona di comfort, inizia a cercare di raccapezzarsi su come funziona il mercato del lavoro in Italia nel suo settore e in questo periodo incontra Nicolo Marchetto e Paolo Citterio, che gli parlano del progetto di Pietro e gli danno importanti dritte che lo aiutano con la ricerca.
Pochi mesi dopo, ottiene un’opportunità interessante presso Namirial, azienda digitale italiana con la quale collabora tutt’ora come UX Designer. Quasi contemporaneamente, inoltre, inizia a collaborare anche con una startup internazionale attiva nel settore dei giochi di ruolo da tavolo, sua passione storica, con la quale lancerò a breve il primo Kickstarter.
Abbiamo chiesto a Daniele com’è stato il suo rientro.
Ci dici una cosa che ti ha sorpreso in positivo tornando in Italia?
Ho scoperto felicemente che il settore digitale è decisamente più evoluto di come pensavo che fosse, soprattutto nell’ambito delle startup. Ci sono anche alcune realtà corporate molto interessanti in questo ambito che non avevo individuato. Inoltre, rispetto a quando me ne sono andato lavorare come freelance è molto più accessibile e conveniente.
C’è qualcosa che ti manca dell’estero?
Direi di no. Forse sono stato fortunato, ma qui in Italia ho avuto sempre modo di lavorare all’interno di team internazionali estremamente variegati, con professionisti molto competenti. Da questo punto di vista non ho trovato differenze rispetto a quando vivevo e lavoravo in UK.
Un consiglio che daresti a chi sta valutando se tornare?
Informatevi bene sulla situazione lavorativa nel vostro settore prima di tornare: non averlo fatto è stato un grosso errore da parte mia. Quando valutate la differenza di trattamento economico non fermatevi solo alla RAL, ma considerate anche il costo della vita – spesso più conveniente in Italia soprattutto se vi trasferite in piccoli centri – e la cultura aziendale.
E soprattutto, considerate la differenza in termini di qualità della vita di una situazione rispetto all’altra (vicinanza alla famiglia e agli amici, clima, cibo, contesto sociale ecc.). Dopodiché, prendete la vostra decisione (più) serenamente.
Hai incontrato una difficoltà inaspettata nel rientro? Come l’hai affrontata?
Il trasloco è stato molto complicato, sia per i miei effetti personali che per la reimmatricolazione dell’automobile! Ho confrontato decine di preventivi, sia di aziende italiane sia britanniche, e ho dovuto seguire tutto il processo passo dopo passo.
Mi ha molto aiutato avere un appartamento ammobiliato in cui stare temporaneamente e affittare un piccolo magazzino dove tenere le mie cose fino a che non ho trovato una sistemazione definitiva.
Che tipo di supporto avresti voluto trovare al tuo rientro?
Avrei voluto avere soprattutto dei consigli sugli adempimenti burocratici (ad es. come fare la Carta di Identità Elettronica, quale provider scegliere per lo SPID, ecc.) e indicazioni chiare su come affrontare una ricerca di lavoro in Italia se necessario. Sarebbe stato ideale avere tutto ciò ben prima del trasferimento vero e proprio.
Grazie Daniele per esserti raccontato a Pietro!