Storie di italiani che tornano a casa – Emma Gazzola

‘Ma chi te lo fa fare? Ma sei matta? Stai lì che si sta meglio..’

Quante volte se lo sarà sentito dire. Da Madrid alla provincia veneta. Apriti cielo.

Eppure l’ha fatto. Perché alcune cose le senti. Sai che sarà complicato, ma non meno di vivere col rimpianto di non averci provato.

🎙️Episodio #15 di ‘Storie di italiani che tornano a casa

Dopo la triennale in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università degli Studi di Padova, Emma avvia la sua carriera nel settore delle traduzione professionali con esperienze in Italia e a Birmingham, in UK 🇬🇧. Prosegue poi il percorso accademico con la magistrale in Traduzione Specializzata all’Università di Bologna, che le consente di fare un’Erasmus all’Universidad de Málaga 🇪🇸. Qui nasce il desiderio di trasferirsi stabilmente in Spagna, dove trascorre oltre 7 anni a Madrid, collaborando con aziende e startup come project manager di progetti di traduzione e localizzazione.

Con la voglia di tornare in Italia, Emma si trasferisce a Verona, ma poco dopo il suo arrivo scoppia la pandemia. Questo la spinge a riavvicinarsi alla sua Schio, in provincia di Vicenza. Grazie al lavoro da remoto, mantiene la sua attività professionale restando vicina ai luoghi dell’infanzia.

Abbiamo chiesto a Emma com’è stato il rientro in Italia:

❤️ Dicci una cosa che ti ha sorpreso in positivo? Dopo una parentesi a Verona mi sono ristabilita nella provincia vicentina, che mi ero lasciata alle spalle ancora ai tempi della tesi (la mia io ventenne non ci crederebbe). Qui ho scoperto la semplicità di attività quotidiane che, all’estero, sarebbero state tutto tranne che banali, e magari accompagnate da un viaggio in metro. Porto mio figlio all’asilo a piedi. Il supermercato è a 2 minuti. Per strada incrocio sempre qualcuno da salutare. Faccio un salto in centro (a piedi) e improvviso una colazione al bar con l’amica. Sto riallacciando i contatti con una natura e un territorio che avevo dimenticato. Dalla finestra non vedo altre finestre, ma le montagne. Con bambini e amici è facile fare tante attività all’aria aperta. Tutto ciò, sommato alla possibilità di lavoro da remoto, è stato un ridimensionamento in positivo che ha dato più valore al mio tempo.

🌍 C’è qualcosa che ti manca dall’estero? Certo, c’è nostalgia per quella sensazione di trovarmi “dove le cose accadono” che mi dava Madrid: un mercato professionale all’avanguardia, eventi culturali di prim’ordine.. e mi manca una maggiore apertura verso la diversità e la tecnologia.

💡 Una cosa che hai imparato o un suggerimento che daresti? Ritornare dopo alcuni anni fuori è stato come ripartire da zero e sì, le difficoltà non mancano. Però ho imparato che non è vero che in Italia tutto va male: ogni luogo ha le sue complessità e non esiste il Paese Perfetto. Il mio consiglio a chi considera di rientrare è di fare un’analisi onesta delle proprie priorità e chiedersi “dove mi vedo tra 5 anni?”.

Grazie mille a Emma per esserti raccontata a Pietro!

© 2025 Pietrotorna. Tutti i diritti riservati. P.IVA NL005193007B35 email: team@pietrotorna.it