Storie di italiani che tornano a casa – Francesco Pasquali

La storia di Francesco è di una persona che ha sempre cercato nuove sfide, sia in Italia sia all’estero.

💼 Il trasferimento a Milano per lavorare in consulenza.

🌍 Sei anni in Lussemburgo, gestendo team internazionali e aprendo persino un ristorante con la moglie.

✈️ Le dimissioni e una nuova esperienza a Berlino, per sviluppare nuovi mercati – e, da lì, pianificare il rientro in Italia insieme alla famiglia.

Tornare, per lui, non ha significato fermarsi ma fare una tappa di un percorso sempre aperto al cambiamento.

🎙️Episodio #42 di ‘Storie di italiani che tornano a casa

Ferrarese doc, Francesco Pasquali si trasferisce a Milano dopo gli studi universitari tra Venezia e Modena, per iniziare la carriera professionale e sfuggire alla strada già quasi più o meno disegnata che l’avrebbe portato a “ereditare” lo studio del padre.

Lì trova lavoro in consulenza, prima in Accenture e poi in EY, e conosce quella che poi sarebbe diventata sua moglie. Dopo aver seguito diversi progetti per aziende B2C, in particolare in aree di sales, retention e loyalty, entra in azienda. Questo cambio lo porta ad accumulare esperienza in industries eterogenee del mondo tech digital e e-com, nello specifico Sky Italia e Aimia Inc, dove ricopre vari ruoli sviluppando competenze di business development, sales, category management, marketing e GTM, sviluppo prodotto e apertura nuovi mercati.

Nel 2016, Francesco e la moglie prendono la decisione di voler costruire una famiglia all’estero – guidati dal desiderio di offrire un contesto internazionale ai figli e di vivere in un luogo dove fosse più agevole ricoprire il ruolo sia di genitori che di professionisti. E così, poco prima della nascita della prima figlia, scelgono il Lussemburgo dove Francesco inizia a lavorare per Amazon gestendo progetti, risorse e team sparsi per diversi paesi Europei ed extra Europei, viaggiando moltissimo e conoscendo storie e persone tra le più straordinarie.

Rimangono lì sei anni; nel frattempo nascono gli altri due figli. La famiglia si ingrandisce, e costruirla si rivela un’esperienza bella e arricchente anche perché sia lui sia la moglia incontrano molti colleghi internazionali accomunati dalle stesse scelte professionali e personali e con esperienze di vita non dissimili. Nel tempo “libero”, inoltre, si lanciano anche in un’avventura imprenditoriale: decidono di aprire un ristorante italiano, agigungendo anche questa esperienza entusiasmante al loro bagaglio.

A fine 2021, però, Francesco si sposta a Berlino, in Germania: esce da Amazon ed entra in Wayfair – realtà estremamente internazionale e aperta al diverso – dove gli viene chiesto di sviluppare e aprire nuovi mercati, fra cui l’Italia. L’idea del rientro inizia così a farsi largo.
La relocation viene ultimata dall’azienda nel Settembre del 2022, e Francesco sceglie di rientrare a Parma invece di Milano, per poter vivere in una dimensione di “grande paese” ben collegato con il capoluogo lombardo insieme alla moglie e ai tre figli.

Oggi è General Manager in Soft Way (una controllata del gruppo Editoriale Domus S.p.A.) e molto contento dell’ambiente trovato – anche se sostenere i ritmi del lavoro ibrido tra Milano, Parma e Novara non è esattamente un piece of cake.
Resta la certezza che trovare un equilibrio che appaghi tutto e tutti sia a tutti gli effetti un lavoro continuo, ma che farlo sia sempe possibile – che sia in Lussemburgo, in Germania o in Italia.

Abbiamo chiesto a Francesco com’è stato il suo rientro.

❤️⁠ ⁠Ci dici una cosa che ti ha sorpreso in positivo?
In ambito professionale, un aspetto molto caratteristico dell’Italia che apprezzo e disprezzo a seconda dei contesti ma che indubbiamente aiuta molto in ambito motivazionale, è l’importanza del rapporto umano. Tra colleghi, stakeholder interni ed esterni, clienti e fornitori. Come agevolatore di opportunità e acceleratore di execution in molti casi. Come trust reference, in altri.
Talvolta rischia di favorire dinamiche non trasparenti al 100% ma, usato con intelligenza e soprattutto con moderazione, è un elemento di supporto alla generazione di valore e alla velocità di esecuzione.

🌎 ⁠⁠C’è qualcosa che ti manca dell’estero?
Il rispetto del lavoro (e del non lavoro) come elemento base delle dinamiche sociali all’interno del contesto lavorativo. La gerarchia non prescinde da questo e c’è una più diffusa consapevolezza dell’importanza, del lavoro e delle difficoltà afferenti la sfera privata dei lavoratori.
A livello di sistema Paese, al di fuori del solo contesto lavorativo, l’accesso ai servizi pubblici per la mia esperienza estera è solamente migliore (per velocità, grado di digitalizzazione, spesso qualità intrinseca) rispetto a quello italiano.

💡 Un consiglio che daresti a chi sta valutando se tornare?
Di chiarire bene quali siano gli obiettivi e le aspettative del rientro in Italia, poichè a volte “la nostalgia” afferisce all’irrazionale, quando ciò che regola l’ordine e l’equilibrio fra vita professionale e privata è un mix di incastri, disponibilità di servizi, costi di spostamento e spesso facilmente misurabile se ci si mette a tavolino.

💩 Hai incontrato una difficoltà inaspettata nel rientro? Come l’hai affrontata?
Un pò si. Ho dovuto riadattarmi ad una cultura che, si, ben conosco ma nella quale non ero integrato da un pò. Con i suoi pro e contro. Ho lasciato alle spalle contesti di vita e persone che mi sono molto mancate, soprattutto in una fase iniziale.
Ho cercato di affrontare la situazione sia vivendo esperienze e persone che mi dessero gioia e ci facessero apprezzare la bellezza dell’Italia, sia parlandone con altri che avevano avuto simili esperienze, incluso qualche professionista.

🤝 Che tipo di supporto avresti voluto trovare al tuo rientro?
Sicuramente due tipi di supporto avrebbero giovato molto:

  • Una “guida” amministrativa di welcome back sul come fare per…. (patente, tessere sanitarie, residenza, fisco, etc…)
  • Un network di expat in entrambi i sensi della zona in cui vivo che agevolasse un pò di attività sociale di rientro.

Grazie Francesco per esserti raccontato a Pietro!

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