Ilaria è partita tantissime volte: dal sud, per studiare a Milano; dall’Italia, per imparare cose nuove in Asia; da Berlino, dove lavorava a tempo indeterminato, per guidare da “casa sua” la crescita della startup che ha fondato.
La sua storia è la prova che le competenze, il capitale intellettuale e le connessioni non appartengono a nessun Paese, ma solo a chi ha voglia di fare e di cercare la propria strada.
Episodio #37 di ‘Storie di italiani che tornano a casa
Da sempre appassionata di viaggi e startup, Ilaria Carofiglio è una vera globetrotter. Pugliese d’origine, consegue la laurea magistrale in Bocconi, a Milano, e già negli anni universitari capisce che fare network e avere un mindset internazionale sono le chiavi per trovare la propria strada professionale – anzi, per costriurla. Infatti studia anche in Cina presso la Fudan University di Shangai, dove vive per un anno, e trascorre un semestre in Australia presso la University of Adelaide.
Il primo lavoro, la vede a Berlino dove entra in Charles, una startup che opera nel mondo delle vendite conversazionali via chat (Whatsapp, Instagram, Facebook). L’azienda va molto bene, i dipendenti aumentano e Ilaria viene promossa dopo solo un anno. Ma lei sente forte l’esigenza di creare qualcosa di suo: lascia il “posto fisso” e fonda la sua azienda, TextYess, insieme a dei ragazzi conosciuti proprio in Germania.
Ma non solo: decide anche di tornare a casa, a Bari, facendo suo il concetto di southworking e dirigendo da remoto la crescita di TextYess.
Abbiamo chiesto a Ilaria com’è stato il suo trasferimento in Italia.
Dicci una cosa che ti ha sorpreso in positivo?
La quantità di persone smart e interessanti sparse nella Puglia, nei posti più disparati – architetti inglesi a Cisternino, startup SaaS a Polignano, eccellenze italiane a Mola e Monopoli. Non solo le grandi città sono ricche di talenti!
C’è qualcosa che ti manca dall’estero?
La musica elettronica di Berlino e l’estrema facilità ad avere accesso anche a persone molto senior, lavorativamente parlando. In Italia “se la tirano” tutti, senza motivo.
Una cosa che hai imparato o un suggerimento che daresti?
Ne ho ben due: 1. Prendersi il tempo di adattarsi al cambiamento, come in ogni trasferimento. 2. Fare delle gite per riprendere aspetti della vita all’estero che possono mancare a casa. Per esempio, noi andiamo ogni novembre a lavorare 3 settimane da Fuerteventura in gruppo con 10 amici/colleghi per contaminarci, divertirci e cambiare aria!
Grazie Ilaria per esserti raccontata a Pietro! 🚀