Partire per inseguire un sogno e dare una svolta alla propria carriera. Tornare, anche per consolidare una scelta di famiglia e di vita.
La storia di Mimmo, che dalla Sicilia arriva fino a Dublino e poi a Madrid, è una storia di partenze e rientri che sembrano semplici, quasi naturali, ma che in realtà hanno dietro una forte ambizione e una chiarezza di intenti non scontata. E la certezza che in ogni stagione della vita è possibile trovare il proprio posto nel mondo.
🎙️Episodio #35 di ‘Storie di italiani che tornano a casa
Cresciuto tra la provincia di Salerno e quella di Messina, Mimmo Santonicola si laurea in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Salerno. La sua “prima carriera” lavorativa la costruisce nel mondo dei giocattoli, quando dopo una internship in Clementoni, entra stabilmente in azienda.
Ma Mimmo sogna le big tech, ed è proprio inseguendo questo sogno che approda all’estero. 🚀
E lo fa per ben due volte. La prima in Irlanda ☘️ nel 2015, dove inizia la sua “seconda carriera” dando una svolta al suo percorso professionale e riuscendo a entrare nel mondo tech. Lavora nella divisione vendite Global Account dell’headquarter europeo di LinkedIn, a Dublino, per poi rientrare dopo qualche anno anni nella sede di Milano come primo dipendente di una neonata business unit per scalare un prodotto all’epoca nuovo sul mercato italiano.
Ma Mimmo non si ferma e decide di cogliere un’altra opportunità lavorativa all’estero, che questa volta lo porta in Spagna, e più precisamente a Madrid 💃 da sempre la sua città preferita. Lì, oltre a consolidare ulteriormente la sua esperienza professionale come Regional VP Sales in iCIMS, incontra una ragazza. Si sposano, e insieme decidono di tornare in Italia.
Oggi Mimmo lavora a Milano per EQS Group come Country Manager Spain and Italy.
Gli abbiamo chiesto com’è stato il suo rientro – anzi, i suoi rientri!
❤️ Ci dici una cosa che ti ha sorpreso in positivo?
E’ la seconda volta che rientro in Italia – quest’ultima dopo tre anni in Spagna, mentre la prima dopo quattro anni in Irlanda. La prima volta scappavo da un clima davvero difficile come quello irlandese e pensavo per lo più a me stesso; questa volta, invece, la decisione deriva anche da scelte familiari. A Madrid infatti ho conosciuto mia moglie, e per far crescere nostra figlia non abbiamo avuto dubbi sul tornare in Italia.
Devo dire che una cosa mi ha sorpreso, e non è una battuta: la burocrazia. In Italia si va semplificando molto in senso digitale e che tanti passaggi burocratici legati al rientro sono stati più facili rispetto all’altra volta. O magari avevo i muscoli allenati perché questo è stato il mio secondo rientro 😊
🌎 C’è qualcosa che ti manca dell’estero?
No. In primis, perché viaggio ancora molto per lavoro. Torno spesso in Spagna, in quanto lavoro sia sul mercato italiano che su quello spagnolo.
💡 Un consiglio che daresti a chi sta valutando se tornare?
Direi mettere sulla bilancia sia l’aspetto economico sia quello legato allo stile di vita. Spesso si tende a valutare troppo o l’uno, o l’altro.
Inoltre io sono per natura ottimista e credo davvero che in Italia le opportunità ci siano – comunque sicuramente molto più di solo qualche anno fa. La prima volta che sono andato all’estero per entrare in una Tech, era praticamente impossibile fare quel lavoro in Italia. Oggi già non è più cosi e si può avere una carriera di quel tipo senza dover espatriare.
Grazie Mimmo per esserti raccontato a Pietro!